Indice degli argomenti

  • Introduzione
  • Quali sono gli obiettivi del PNIEC
  • Ecco come cambieranno le agevolazioni fiscali 2025
  • Fine delle agevolazioni e detrazioni a “pioggia”
  • Come cambierà il bonus Ristrutturazione nel 2025
  • Come cambierà il superbonus
  • Una novità di tipo tecnico per il superbonus
  • Una riflessione finale

Per i nuovi incentivi 2025 dedicati alle rinnovabili, il Governo sembra aver già tracciato una nuova road map, da seguire per la nuova legge di bilancio.

L’obiettivo principale: mettere l’Italia in condizione di rispettare i target stabiliti dal PNIEC 2030 e restare al passo con gli obiettivi delle Direttive Case Green, di cui parliamo nel nostro articolo.

 

Quali sono gli obiettivi del PNIEC

Il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) 2030 dell’Italia ha, infatti, fissato ambiziosi obiettivi per la transizione energetica. 

Tra i principali figura un aumento significativo della quota di energie rinnovabili nei consumi finali, che dovrebbe raggiungere il 39,4% entro il 2030. 

Il settore elettrico è chiamato a fare la parte del leone, con un obiettivo del 63,4% di energia rinnovabile. Per raggiungere questi traguardi, il PNIEC prevede lo sviluppo di diverse tecnologie rinnovabili, tra cui fotovoltaico, eolico e idroelettrico, nonché l’incremento dell’efficienza energetica in tutti i settori. Tuttavia, il Piano presenta alcune criticità, soprattutto per quanto riguarda la riduzione delle emissioni di gas serra, dove gli obiettivi fissati sono inferiori a quelli richiesti dall’Unione Europea. 

In particolare, il settore dei trasporti e dell’edilizia richiederà interventi più incisivi per raggiungere i target di decarbonizzazione. Inoltre, il PNIEC sottolinea l’importanza delle tecnologie di cattura e stoccaggio del carbonio (CCS) per ridurre le emissioni dei settori industriali difficili da decarbonizzare. 

Vuoi approfondire? Qui trovi la Proposta di Piano Nazionale Integrato per l’energia e il clima.

 

Ecco come cambieranno le agevolazioni fiscali 2025

L’obiettivo di rendere l’edilizia italiana più sostenibile e efficiente energeticamente è , quindi, sempre più vicino e la riforma delle agevolazioni fiscali, annunciata dal governo, rappresenterà proprio un passo fondamentale e deciso in questa direzione. 

Le nuove misure, che saranno introdotte con la manovra 2025, mirano a razionalizzare gli incentivi esistenti e a promuovere interventi di riqualificazione energetica più mirati. 

Approfondiremo in seguito quali saranno le principali novità, le implicazioni per i cittadini e le imprese, e come si inseriscono nel più ampio quadro delle politiche energetiche nazionali ed europee.

Fine delle agevolazioni e detrazioni a “pioggia”

Abbiamo appena utilizzato la parola “razionalizzare”. E non è affatto un caso, perché uno dei primi punti in tema di agevolazioni edilizie è proprio questo: fare il cosiddetto “buco alla cintura”, per ridurre le agevolazioni fiscali concesse fino ad oggi. 

Sicuramente ricorderai i bei tempi di Superbonus 110% e Conto Energia, che hanno rappresentato l’età dell’oro delle agevolazioni fotovoltaiche, dando quell’impulso iniziale al settore, che è stato fondamentale per dare quello slancio iniziale, importantissimo per la diffusione delle tecnologie. 

Abbiamo già assistito a tagli graduali di alcune agevolazioni importanti, tra cui il Superbonus 110% appena citato che è progressivamente sceso al 70%.

Ma quindi cosa c’è da aspettarsi per il 2025?

Tra le misure previste, lo scossone più incisivo riguarderà le seconde e terze case, per le quali verranno interrotti tutti i bonus attualmente in vigore. 

Per la prima casa, resterà solo l’Ecobonus al 65%, applicabile esclusivamente per interventi di riqualificazione energetica. 

Il Bonus Ristrutturazioni subirà una riduzione, passando dal 50% al 36%, con un tetto di spesa ridotto da 96.000 a 48.000 euro.

In generale, il Governo ha espresso l’intenzione di ridimensionare anche altri bonus, come il Sismabonus e il Superbonus, che scenderà dal 70% al 65%. 

Anche agevolazioni minori, come il bonus verde e il bonus mobili, saranno suscettibili di modifiche o cancellazioni, mentre il loro rinnovo sarà oggetto di discussione nelle prossime leggi di Bilancio.

 

Come cambierà il bonus Ristrutturazione nel 2025

l bonus ristrutturazioni è destinato a subire significative modifiche nei prossimi anni. Sebbene attualmente sia aperto a un ampio spettro di contribuenti, inclusi proprietari, inquilini e condomini, è probabile che i requisiti per accedere all’agevolazione si stringano. Il governo, infatti, sembra intenzionato a ridurre la spesa pubblica legata ai bonus edilizi, orientandosi verso un’offerta più mirata e sostenibile. A partire dal 2025, come abbiamo accennato, l’aliquota di detrazione diminuirà al 36%, con un ulteriore taglio previsto per il 2028, quando scenderà al 30%. 

Inoltre, potrebbero essere introdotte nuove limitazioni sulla tipologia di interventi ammessi e sui soggetti beneficiari: tutti cambiamenti che si inseriscono nel contesto più ampio di riforme del settore edilizio, con l’obiettivo di promuovere la riqualificazione energetica degli edifici e di allineare il sistema fiscale italiano alle direttive europee in materia di sostenibilità.

 

Come cambierà il Superbonus 70%

La detrazione, che, come ricorderai, era stata portata al 110% per incentivare la riqualificazione energetica degli edifici, attualmente ridotta al 70% per le spese sostenute nel 2024 e scenderà ulteriormente al 65% nel 2025. 

Le novità non finiscono qui: gli istituti finanziari vedranno limitate le possibilità di compensazione dei crediti Superbonus e i comuni potranno effettuare controlli sui cantieri. 

Una novità di tipo tecnico per il Superbonus 

Dal 17 settembre 2024, chi usufruisce del Superbonus per lavori di efficientamento energetico o antisismico è tenuto a inviare all’ENEA e al Portale Nazionale delle Classificazioni Sismiche (PNCS) una serie di informazioni dettagliate sugli interventi realizzati. Questa nuova regola, introdotta dal Decreto Superbonus, rientra sempre nelle strategie adottate dal Governo per monitorare l’utilizzo delle risorse pubbliche destinate a questi incentivi e garantire la trasparenza delle operazioni. 

I tecnici incaricati dei lavori dovranno comunicare dati come le spese sostenute, le percentuali di detrazione e lo stato di avanzamento dei lavori. 

L’omessa comunicazione comporta una sanzione di 10.000 euro e, in alcuni casi, la perdita del beneficio. 

Qui trovi il Dpcm 17 settembre.

 

Il futuro delle agevolazioni in materia di energia rinnvabili: una riflessione finale

Alla luce delle imminenti modifiche alle agevolazioni fiscali, ancora da definire con precisione, il 2024 rappresenta ancora un’opportunità da cogliere al volo, se desideri riqualificare la tua abitazione e beneficiare delle detrazioni più vantaggiose. 

Come abbiamo appena visto, con l’introduzione delle nuove norme nel 2025, si prevede una riduzione delle aliquote e un restringimento dei requisiti per accedere agli incentivi. Quindi, se hai necessità di realizzare lavori di ristrutturazione o di efficientamento energetico, ti consigliamo di valutare attentamente la possibilità di avviare le procedure entro la fine dell’anno: approfittando delle attuali condizioni, sarà possibile ottenere detrazioni più elevate e beneficiare di un ventaglio di interventi agevolati più ampio.

Ci teniamo a sottolineare che il quadro normativo relativo agli incentivi edilizi è in costante evoluzione: le informazioni che hai appena letto sono aggiornate alla data di pubblicazione, ma, come ben sappiamo, in queste fasi è tutto estremamente variabile e nulla appare ancora certo.

Di sicuro, ne sapremo di più e avremo informazioni finalmente precise entro la fine dell’anno.

Come sempre, ci troverai qui, pronti ad aggiornarti sulle novità del momento, con riferimenti utili alle fonti ufficiali.

Mentre aspettiamo di conoscere il futuro delle agevolazioni disponibili, siamo sempre più convinti che sia più vero che mai questo fatto: l’opportunità di rendere la tua casa più efficiente e sostenibile, approfittando dei meccanismi di incentivo del Governo, diventa di anno in anno sempre più qualcosa da cogliere letteralmente al volo.

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Qualche nota su Geos Energia:
siamo nati nel 2006, da sempre lavoriamo solo ed esclusivamente nel settore fotovoltaico, ed ad oggi abbiamo raggiunto una maturita’ professionale che non e’ seconda a nessuno. Il nostro slogan e’ sempre stato “efficienza nel fotovoltaico” e chi si e’ affidato a noi in tutti questi anni sa cosa vuol dire. Grazie alla nostra organizzazione riusciamo ad essere sempre molto rapidi nelle nostre attivita’ e questo ci da un enorme vantaggio sulla concorrenza soprattutto quando “l’efficienza” riguarda bandi pubblici come in questo caso.

 

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non preservo me stesso”

 

Josè Ortega y Gasset

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