Indice

  • Introduzione al Parco Agrisolare

  • Terzo Bando Parco Agrisolare: cosa promuove e quali sono le regioni interessate

  • Beneficiari del bando

  • Finanziamenti e interventi ammissibili

  • Come partecipare al bando

Dopo il successo dei primi due bandi, torna a farsi spazio il Parco Agrisolare, l’iniziativa finanziata dal PNRR che incentiva l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti delle aziende agricole.

Con un nuovo bando, il Ministero dell’Agricoltura offre alle imprese del Sud Italia. le aziende agricole del Mezzogiorno potranno beneficiare di contributi a fondo perduto fino all’80% delle spese sostenute per l’installazione di impianti fotovoltaici, sistemi di accumulo e altre tecnologie innovative.

Nei paragrafi che seguono, ti forniremo tutte le informazioni per accedere al bando, proposte nella consueta modalità sintetica e di rapida fruizione, pensata per aiutare chi vuol stare al passo con gli aggiornamenti normativi e le novità, senza investire troppo tempo.

Come sempre, non mancheranno i link alle fonti ufficiali, utili per approfondire. 

Terzo Bando Parco Agrisolare: cosa promuove e quali sono le regioni interessate

Il 19 agosto 2024, il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha lanciato il terzo bando del “Parco Agrisolare”.

Questo nuovo bando mette a disposizione 250 milioni di euro per incentivare l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti delle aziende agricole.

Nello specifico, le regioni ammesse sono Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

L’obiettivo principale del Parco Agrisolare è quello di favorire la diffusione delle energie rinnovabili nel settore primario, contribuendo alla riduzione delle emissioni di gas serra e alla diminuzione della dipendenza dai combustibili fossili.

Oltre a questo, l’iniziativa mira a migliorare l’efficienza energetica delle aziende agricole, riducendo i costi di produzione e aumentando la competitività del settore.

Una piccola nota a margine per non fare confusione: agrisolare e agrivoltaico non sono la stessa cosa

In questo articolo, abbiamo già parlato di Agrivoltaico, in merito ad Decreto Agricoltura, che da maggio 2024 vieta l’installazione dei moduli a terra.

Pertanto, ci sembra doveroso spendere qualche parola per fornire una distinzione chiara tra agrivoltaico e agrisolare, visto che, sia l’assonanza tra le parole, sia la vicinanza temporale di bandi e decreti può contribuire a creare confusione.

Quando si parla di Agrivoltaico, si parla di soluzioni progettate per far convivere agricoltura e fotovoltaico, impiegando parte della superficie agricola per l’installazione di pannelli fotovoltaici. Il Decreto Agricoltura prevede che almeno il 70% dell’area sia utilizzata a scopo agricolo e che la restante parte possa essere occupata dai moduli.

Il Parco Agrisolare, invece, prevede l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti di edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.

In altre parole, la differenza sostanziale consiste nella modalità di installazione: nel primo caso, infatti, si tratta di installazione a terra; nel secondo, parliamo di installazione sul tetto, quindi anche su edifici di attività legate alla trasformazione dei prodotti agricoli, non solo alla produzione.

Chi sono i beneficiari del Bando Parco Agrisolare

Il bando è rivolto a un ampio spettro di soggetti operanti nel settore agricolo, tra cui:

  • Imprenditori agricoli individuali o societari, cioè tutti coloro che svolgono attività agricole in forma individuale o associata.
  • Imprese agroindustriali: aziende che trasformano i prodotti agricoli possono accedere al bando per installare impianti fotovoltaici sui propri stabilimenti.
  • Cooperative agricole: sia quelle che svolgono attività di produzione primaria, che quelle che si occupano di trasformazione, possono presentare domanda.
  • Anche le associazioni temporanee di imprese (ATI), i raggruppamenti temporanei di impresa (RTI), le reti d’impresa e le comunità energetiche rinnovabili (CER) possono partecipare al bando, a condizione che almeno uno dei membri sia un’impresa agricola.

Per poter accedere al finanziamento, i beneficiari devono operare esclusivamente nelle regioni del Mezzogiorno e devono rispettare determinati requisiti, tra cui il possesso di un codice ATECO specifico e la disponibilità dell’immobile su cui installare l’impianto fotovoltaico.

Qui trovi la lista dei codici ATECO 

Quanto finanzia il Parco Agrisolare

Il Parco Agrisolare offre un contributo a fondo perduto per coprire una parte significativa delle spese sostenute per l’installazione di impianti fotovoltaici e interventi di efficientamento energetico nelle aziende agricole.

L’entità del contributo varia in base al settore di attività dell’azienda e alla potenza dell’impianto fotovoltaico installato: le imprese agricole primarie possono beneficiare di un contributo fino all’80% delle spese ammissibili, mentre le imprese agroindustriali e quelle che operano in settori diversi possono ottenere contributi inferiori, sempre in base alla loro dimensione e al tipo di intervento realizzato. Inoltre, sono previsti incentivi aggiuntivi per le piccole e medie imprese e per gli investimenti realizzati nelle zone svantaggiate.

 

Gli inteventi ammessi dal Bando

Oltre al finanziamento per l’installazione di impianti fotovoltaici, il bando copre una vasta gamma di interventi complementari. 

È possibile ottenere contributi per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto presente sui tetti, un’operazione spesso necessaria prima di procedere all’installazione dei pannelli. 

Inoltre, il Parco Agrivoltaico incentiva l’isolamento termico dei tetti, per ridurre le dispersioni di calore e di migliorare il comfort ambientale all’interno dei fabbricati. 

Per le aziende che desiderano una maggiore autonomia energetica, è possibile richiedere un contributo per l’installazione di sistemi di accumulo, che consentono di immagazzinare l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico e di utilizzarla anche quando non c’è irraggiamento solare. 

Infine, il bando promuove la mobilità elettrica, offrendo la possibilità di installare colonnine di ricarica per veicoli elettrici, contribuendo così alla diffusione di una mobilità più sostenibile.

 

 

Come partecipare al bando

Per partecipare al bando, è necessario presentare domanda attraverso l’area clienti della piattaforma informatica del GSE dalle ore 12:00:00 del giorno 16 settembre 2024 e fino alle ore 12:00:00 del giorno 14 ottobre 2024.

La domanda dovrà contenere tutte le informazioni richieste, tra cui il progetto dettagliato dell’impianto fotovoltaico, il piano finanziario e la documentazione attestante i requisiti di ammissibilità.

Per approfondire, consulta il regolamento operativo.

Qui, invece, trovi tutte le informazioni dettagliate utili per la procedura online.

Infine, In questa pagina del GSE, trovi tutorial e webinar: attualmente sono presenti quelli relativi al secondo bando, ma presto verranno presto aggiungi nuovi contenuti aggiornati.

 

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Qualche nota su Geos Energia:
siamo nati nel 2006, da sempre lavoriamo solo ed esclusivamente nel settore fotovoltaico, ed ad oggi abbiamo raggiunto una maturita’ professionale che non e’ seconda a nessuno. Il nostro slogan e’ sempre stato “efficienza nel fotovoltaico” e chi si e’ affidato a noi in tutti questi anni sa cosa vuol dire. Grazie alla nostra organizzazione riusciamo ad essere sempre molto rapidi nelle nostre attivita’ e questo ci da un enorme vantaggio sulla concorrenza soprattutto quando “l’efficienza” riguarda bandi pubblici come in questo caso.

 

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“Io sono me più il mio ambiente

e se non preservo quest’ultimo

non preservo me stesso”

 

Josè Ortega y Gasset

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