In questo primo articolo del 2024, vedremo insieme tutti gli aggiornamenti e le novità in merito a bonus e superbonus fotovoltaico per l’anno in corso.
Visto che nelle ultime settimane alcuni provvedimenti hanno fatto discutere e generato un senso di vaghezza e confusione, nei paragrafi che seguono riassumeremo in maniera sintetica e puntuale tutte le novità del 2024, sia per privati, che per aziende.
Prima di procedere, può essere utile avere in mente qualche dato, che funga da cornice di rifermento, ai fini di una migliore interpretazione degli aggiornamenti e approfondimenti che verranno proposti nel corso dell’articolo.
Una breve panoramica sul Superbonus 2024
In questo primo articolo del 2024, vedremo insieme tutti gli aggiornamenti e le novità in merito a bonus e superbonus fotovoltaico per l’anno in corso.
Visto che nelle ultime settimane alcuni provvedimenti hanno fatto discutere e generato un senso di vaghezza e confusione, nei paragrafi che seguono riassumeremo in maniera sintetica e puntuale tutte le novità del 2024, sia per privati, che per aziende.
Prima di procedere, può essere utile avere in mente qualche dato, che funga da cornice di rifermento, ai fini di una migliore interpretazione degli aggiornamenti e approfondimenti che verranno proposti nel corso dell’articolo.
Qualche dato sullo stato dell’arte: come prosegue la riduzione dei consumi in Italia
Gli interventi di efficienza energetica in Italia nel 2022 hanno portato a un risparmio di ben 3 miliardi di euro sulla fattura energetica nazionale, avvicinando il paese agli obiettivi della nuova Direttiva 2023/1791 sull’efficienza energetica, che mira a una riduzione del 11,7% del consumo energetico finale entro il 2030.
A dirlo è stato il 12° Rapporto annuale sull’efficienza energetica e il 14° Rapporto annuale sulle detrazioni fiscali, elaborati dall’ENEA, che evidenziano una riduzione delle emissioni di CO₂ di circa 6,5 milioni di tonnellate e un risparmio di oltre 2,5 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep).
A contribuire significativamente al raggiungimento degli obiettivi UE sono state le detrazioni fiscali, tra cui ecobonus, bonus casa e superbonus, che hanno generato un risparmio di 1,363 Mtep, corrispondente al 54,3% dei nuovi risparmi del 2022, e rappresentano il 98,1% del risparmio atteso secondo le traiettorie del Piano Nazionale per l’Energia e il Clima (PNIEC) per il 2023. Altri contributi provengono dagli incentivi per la mobilità sostenibile e dai Certificati Bianchi.
Tuttavia, i dati del report indicano anche una diminuzione degli interventi nell’ambito dell’Ecobonus nel 2022, con meno di 940.700 interventi rispetto agli 1,04 milioni del 2021. Nonostante ciò, gli investimenti complessivi ammontano a 6.823 milioni di euro, generando un risparmio annuo di 2.136 GWh.
Tutte le detrazioni fotovoltaico accessibili nel 2024
Superbonus 70%: cosa è cambiato
L’aliquota passata dal 90% al 70% nel 2024 era già cosa nota.
Il Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2023 ha però approvato una sanatoria in extremis, che permette di avere ancora accesso alle agevolazioni al 110 e al 90% per chi è in possesso di determinati requisiti.
Nello specifico:
- coloro che hanno concluso i lavori entro il 31 dicembre 2023 possono accedere al credito d’imposta con detrazione al 110 o al 90%;
- per i lavori che entro il 31 dicembre sono stati portati almeno al 60% è previso un contributo erogato dall’Agenzia delle Entrate per le spese sostenute dal 1 gennaio al 31 ottobre 2024 per coloro che percepiscono un reddito inferiore a 15.000 euro.
Una breve panoramica sul Superbonus 2024
Come già accennato, la principale novità riguarda la riduzione dell’agevolazione fiscale al 70% nela maggior parte dei casi. Importante sottolineare che, già da febbraio 2023, è consentita esclusivamente la detrazione fiscale, escludendo la possibilità di richiedere la cessione del credito o lo sconto in fattura, riservati a un ristretto numero di soggetti.
Le nuove disposizioni non hanno per oggetto solo la percentuale di detrazione, ma coinvolgono anche la tipologia di beneficiari.
Infatti, a partire dal 2024, il Superbonus non sarà più applicabile agli edifici unifamiliari o alle unità immobiliari con indipendenza funzionale e accesso autonomo, mentre continueranno a beneficiare della detrazione fiscale del 70% i condomini e le persone fisiche proprietarie di immobili da 2 a 4 unità immobiliari accatastate distintamente, possedute in comproprietà da più persone fisiche o anche da un solo proprietario.
Per coloro che risiedono in aree a elevato rischio sismico, è possibile richiedere incentivi per interventi volti al miglioramento delle prestazioni per la stabilità sismica. Questi interventi possono essere combinati con il Superbonus.
Il Superbonus 2024 del 70% coprirà diversi tipi di interventi, tra cui lavori di efficienza energetica (installazione di impianti fotovoltaici, sostituzione degli impianti di climatizzazione, isolamento termico, ecc.), interventi per ridurre i rischi sismici o per il consolidamento statico e lavori di ristrutturazione edilizia.
Bonus Ristrutturazioni 2024
Il bonus ristrutturazioni consente ai contribuenti di dedurre il 50% delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2024 dall’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF), con un limite massimo di 96.000 euro per ogni unità immobiliare oggetto di intervento. Questa agevolazione si applica sia alle abitazioni private che alle parti comuni degli edifici condominiali.
La detrazione del 50% deve essere distribuita in dieci quote annuali di uguale importo, a partire dall’anno in cui sono sostenute le spese e nei successivi. Ogni contribuente ha il diritto di detrarre annualmente la quota spettante, entro i limiti dell’IRPEF dovuta per l’anno in questione. Eventuali importi eccedenti non possono essere rimborsati né conteggiati in diminuzione dell’imposta dovuta per gli anni successivi.
Quando le opere di ristrutturazione coinvolgono immobili residenziali utilizzati anche per attività commerciali, artistiche o professionali, la detrazione è ridotta al 50%.
È importante notare che la detrazione del 50% non può essere cumulata con altre agevolazioni previste per gli stessi interventi, come ad esempio la detrazione del 65% per l’efficientamento energetico degli edifici.
In situazioni in cui gli interventi rientrano sia nelle agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie che in quelle per il risparmio energetico, il contribuente deve fare una scelta tra i due benefici fiscali disponibili.
Chi può accedere al Bonus Ristrutturazione nel 2024
Per usufruire dell’agevolazione, non è necessario essere il proprietario dell’immobile, bensì essere detentore di un diritto reale su di esso e affrontare le spese relative alla sua ristrutturazione.
Quindi possono fare richiesta:
- Nudi proprietari;
- Titolari di diritti reali di godimento (come usufrutto, uso, abitazione o superficie);
- Locatari o comodatari;
- Soci di cooperative divise e indivise;
- Imprenditori individuali, nel caso di immobili che non rientrano tra i beni strumentali o merce;
- Soggetti definiti dall’articolo 5 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR – Dpr 917/1986), che generano redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti equiparati), alle medesime condizioni applicabili agli imprenditori individuali.
Per ulteriori dettagli, consigliamo la lettura della Guida Fiscale alle ristrutturazioni edilizie.
Nuova Sabatini 2024
Gli imprenditori in cerca di maggiore indipendenza energetica e riduzione dei costi attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici, possono fare affidamento sulla Nuova Sabatini 2023/2024, che offre buone opportunità.
La Legge Sabatini 2024, fondamentale nel panorama dell’efficientamento energetico per le PMI, è stata rifinanziata con un budget di 50 milioni di euro per l’anno 2023 e continuerà a sostenere gli investimenti anche nel 2024, offrendo così un sostegno cruciale a imprese di diverse dimensioni.
Questo strumento legislativo agevola l’accesso al credito per chi mira all’innovazione e alla sostenibilità, consentendo di investire in tecnologie avanzate come gli impianti fotovoltaici di grandi dimensioni. La Nuova Sabatini non solo supporta gli investimenti in macchinari nuovi, software e tecnologie digitali, ma offre anche finanziamenti agevolati, con un obiettivo strategico duplice: promuovere la transizione verso un’economia più verde e stimolare la crescita e la competitività delle imprese italiane nel mercato globale.
Particolarmente rilevante per le imprese agricole e industriali, la Nuova Sabatini 2023/2024 rappresenta una leva fondamentale per l’acquisto di infrastrutture all’avanguardia e per la riduzione dei costi energetici. Questa opportunità si affianca ad altri incentivi per il fotovoltaico destinati alle imprese, offrendo un supporto significativo a chiunque ambisca a trasformare la propria azienda in un modello di efficienza e sostenibilità.
Sul sito del Ministero e del Made in Italy sono disponibili tutte le informazioni e i dettagli.
Decreto Sud: dal 1 gennaio 2024, la ZES Unica
Una delle principali novità introdotte dalla Legge Sabatini 2024 è l’istituzione della Zona Economica Speciale (ZES) per il Mezzogiorno, denominata “ZES unica”. Quest’area abbraccia le regioni di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.
La creazione di una ZES implica la delimitazione di un territorio in cui le imprese possono beneficiare di condizioni speciali per gli investimenti e lo sviluppo d’impresa, contribuendo così alla crescita economica delle aree coinvolte.
Una delle misure più rilevanti è l’istituzione di un portale web dedicato alla ZES unica, fornendo informazioni dettagliate sui benefici offerti alle imprese e garantendo l’accessibilità allo sportello unico digitale, S.U.D ZES.
Le imprese che intendono avviare o insediare attività economiche all’interno della ZES dovranno presentare un’istanza attraverso il suddetto sportello digitale, allegando la documentazione necessaria per l’istruttoria tecnico-amministrativa.
Un’altra importante disposizione riguarda il credito d’imposta per gli investimenti effettuati nella ZES unica nel 2024.
L’agevolazione copre l’acquisizione di beni strumentali, destinati a strutture produttive nelle regioni coinvolte, offrendo un contributo sotto forma di credito d’imposta. Sono ammissibili investimenti quali l’acquisto di macchinari, impianti, attrezzature, nonché l’acquisto di terreni e l’ampliamento di immobili strumentali, promuovendo lo sviluppo industriale e produttivo nelle regioni interessate.
Qui il link per approfondire sul portale dell’Agenzia della Coesione Territoriale.
Altre novità: Agrivoltaico 2024: il decreto firmato prima di Natale
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha varato poco prima della fine dell’anno un decreto che propone incentivi significativi per promuovere l’agrivoltaico innovativo in Italia.
Questa iniziativa prevede un contributo in conto capitale fino al 40% dei costi ammissibili, finanziato attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con un investimento superiore a un miliardo di euro. Inoltre, è prevista una tariffa incentivante sulla produzione di energia elettrica netta immessa in rete, con un budget stimato di 21 milioni di euro annui, derivanti dagli oneri di sistema.
L’obiettivo principale del decreto è installare almeno 1,04 gigawatt di sistemi agrivoltaici avanzati entro giugno 2026.
Una iniziativa che mira a favorire soluzioni costruttive innovative, principalmente a struttura verticale e con moduli ad alta efficienza, promuovendo la compatibilità tra la produzione di energia e le attività agricole. Con un contingente dedicato al comparto agricolo e procedure competitive per impianti di qualsiasi potenza, si prevede un coinvolgimento diffuso dell’imprenditoria agricola nella transizione verso l’agrivoltaico, contribuendo così alla decarbonizzazione del settore agricolo e alla promozione delle energie rinnovabili.
In questa pagina, segnaliamo un interessante approfondimento su condizioni e limiti per la produzione di energia in ambito agricolo.
Speriamo che questa panoramica sulle novità e gli aggiornamenti in merito alle agevolazioni fotovoltaico per il 2024 sia stata utile. A presto!
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