Obbligo fotovoltaico capannoni industriali: cosa bisogna sapere?

L’esigenza di rendersi più green e coscienziosi dal punto di vista ecologico non riguarda solo i privati, ma anche le aziende. Negli ultimi tempi è diventata anche una questione di risparmio, oltre che di obbligatorietà impellente. L’abbinamento tra fotovoltaico e necessità industriale, così, è servito su un piatto d’argento.

Quando c’è l’obbligo di mettere il fotovoltaico?

L’obbligo di installare impianti fotovoltaici nei capannoni ad uso industriale è già in atto. Lo stabilisce il cosiddetto REPpoweEU. Trattasi del piano di risparmio e produzione di energia pulita e rinnovabile presentato dalla Commissione Europea, sotto supervisione e approvazione della presidente Ursula Von Der Layen.

Si punta a rendere sostanzialmente il territorio europeo efficiente dal punto di vista strettamente ambientale ed energetico entro l’anno 2030, soprattutto per quanto riguarda gli edifici di nuova costruzione. Un obiettivo ambizioso che può regalare molti vantaggi alle aziende.

Il fotovoltaico rappresenta la base di traino per un futuro sostenibile. Rientra in quest’ottica l’obbligo di installazione di impianti fotovoltaici sui tetti degli edifici ad uso commerciale e pubblico, compresi in un’area superiore ai 250 metri quadrati. Lo si dovrà fare entro e non oltre il 2026. In Italia la casistica di interventi di questo tipo era già ricompresa nel disegno di legge n°28 del 2011.

Secondo quanto riportato gli impianti di matrice solare devono essere introdotti in edifici di nuova costruzione o ampliati del 15% rispetto all’origine, oltre che su edifici con superficie superiore a 1000 metri quadrati. Le uniche deroghe concesse in materia riguardano per lo più strutture che rientrano nella categoria beni culturali o paesaggistici.

Quanti kW di fotovoltaico sono obbligatori?

Per far sì che la spesa sia sostenibile e che dia i propri frutti sul piano ecologico i kWp di potenza necessari per un funzionamento efficace sono sempre in funzione dei propri consumi. Un’attenta analisi da parte di consulenti preparati è necessaria.

I pannelli fotovoltaici costituiscono una risorsa da sfruttare per un’impresa che intende allargare il proprio fabbisogno energetico. Necessita, naturalmente, di una facilità di installazione e di una versatilità che non vada a compromettere l’intera catena di montaggio.

Dove posso mettere il fotovoltaico?

Un impianto fotovoltaico richiede un posizionamento funzionale ad un meccanismo di assorbimento energetico quanto più centrale possibile. Capannoni industriali e, in generale, ambienti di lavoro con terreni e grandi spazi, interni ed esterni, si prestano bene a questo tipo di funzionalità.

Il luogo aziendale in questione deve essere particolarmente esposto al sole per poterne sfruttare al meglio l’energia. L’inclinazione delle superfici di riferimento non è un problema grazie alle strutture di sostegno oramai adattabili a qualsiasi necessità.

Chi vuole sfruttare al massimo l’impianto fotovoltaico sceglie tendenzialmente di posizionarlo sul tetto al fine di catturare in modo perfetto la forza dei raggi solari. In poco tempo se ne sentiranno gli effetti dal punto di vista funzionale e del risparmio economico.

Ovviamente si deve porre massima attenzione alle ombre, un aspetto spesso sottovalutato dai neofiti del settore. La massima esposizione si ottiene solamente puntando verso il sud e, quindi, l’orientamento cardinale, da questo punto di vista, ha un grosso peso in materia. Meglio ancora se non ci sono alberi o antenne nei dintorni che ostacolano la propagazione.

In linea di massima il fotovoltaico nei capannoni industriali si posiziona sempre sul tetto, ma non è detto che non lo si possa fare anche a terra. In questo caso, però, bisogna avere a disposizione un terreno abbastanza ampi per poter garantire i giusti supporti e adeguare l’inclinazione al contesto. Se proprio non si ha idea di come procedere nell’una o nell’altra direzione, meglio affidarsi alla competenza di esperti in grado di favorire l’indirizzo decisionale.

 

Quanto produce un impianto fotovoltaico da 20kWp?

L’impianto fotovoltaico di riferimento per un’azienda è di 20kWp e produce in media 25000kWh all’anno. Tuttavia, la produzione effettiva dipende da fattori contingenti, come possono essere meteo, orientamento ed efficienza pannelli.

Per un’azienda tutto ciò non rappresenta un costo, ma un investimento. Si recupera quanto speso entro breve termine, non appena entrerà in funzione l’impianto. Risparmio di bolletta incluso, con profitti e margini enormi superiori a qualsiasi altro investimento. Riduzione emissioni inquinanti nell’atmosfera. Non si deve pensare tanto alla spesa quanto al recupero dell’investimento effettuato.

Una consulenza approfondita, precisa, che valuti tutti gli aspetti tecnici di realizzazione è quanto mai indispensabile. L’obiettivo è consegnare un’offerta che rappresenti allo stesso tempo un progetto. Valutare la fattibilità dell’ingresso fotovoltaico sia dal punto di vista tecnico che economico al fine di prevenire rischi e aumentare benefici.

Da considerare che, superata la potenza standard dei 20kWp, l’azienda si ritrova con degli adempimenti aggiuntivi che vanno analizzati con attenzione. La Geos è specializzata in questo tipo di impianti industriali, come puoi vedere dalle relative schede impianti che presentiamo per ogni progetto, con riferimento a lavori realizzati.

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Qualche nota su Geos Energia:
siamo nati nel 2006, da sempre lavoriamo solo ed esclusivamente nel settore fotovoltaico, ed ad oggi abbiamo raggiunto una maturita’ professionale che non e’ seconda a nessuno. Il nostro slogan e’ sempre stato “efficienza nel fotovoltaico” e chi si e’ affidato a noi in tutti questi anni sa cosa vuol dire. Grazie alla nostra organizzazione riusciamo ad essere sempre molto rapidi nelle nostre attivita’ e questo ci da un enorme vantaggio sulla concorrenza soprattutto quando “l’efficienza” riguarda bandi pubblici come in questo caso.

 

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Josè Ortega y Gasset